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Una passeggiata a Villa Borghese, scoprendo il museo

Il Museo Carlo Bilotti è un museo di arte contemporanea. Ha sede nell'”Aranciera” di Villa Borghese ed ospita dipinti, sculture e acquerelli della collezione donata dall’imprenditore e collezionista italoamericano Carlo Bilotti, che comprende opere di Giorgio De Chirico, dipinti di Gino Severini, Andy Warhol e Larry Rivers e una scultura di Giacomo Manzù.

Un edificio era già presente nell’area prima degli interventi seicenteschi del cardinale Scipione Borghese. Manilli, nel 1650, descrive l’Aranciera come un edificio a due piani con torretta, logge coperte, un cortile quadrato dipinto a figure e paesi a graffito e colorati ed al centro del cortile una fontana a forma di navicella. In seguito, oltre alla modifica del cardinale Borghese, le modifiche all’edificio sono state molte. Tali modifiche hanno stravolto il palazzo rendendo quasi impossibile riconoscerne l’aspetto originario. Alla fine del Settecento venne ampliato e decorato per volere di Marcantonio IV Borghese, in concomitanza con la sistemazione del contiguo “Giardino del Lago”. L’edificio venne utilizzato per feste ed eventi mondani ed era noto come “Casino dei giuochi d’acqua”, per la presenza di fontane e ninfei in stile barocco.

Dal 1776 vari artisti, tra i quali Cristoforo Unterperger e Giuseppe Cades affrescarono le pareti interne, indi vennero aggiunti vari quadri. In seguito venne costruito un pergolato con degli agrumi.

Nel 1849 fu distrutto durante la difesa della Repubblica romana difatti una litografia successiva alla distruzione dell’edificio mostra che delle sale affrescate ne rimangono solamente dei miseri resti e fu in seguito ricostruito in forme modificate e senza decorazioni, per ospitare le piante di agrumi durante l’inverno, funzione dalla quale deriva l’attuale nome. Nel 1903, al momento dell’entrata in possesso di Villa Borghese da parte del comune di Roma, era adibito a uffici e abitazioni e fino al 1982 fu sede di un istituto religioso e quindi di uffici comunali. L’edificio è stato quindi restaurato e l’esterno fu dipinto di rosso per crearvi il museo dedicato a Carlo Bilotti.

Il nucleo più consistente è costituito da 18 opere di Giorgio De Chirico, una delle quali è la scultura Ettore e Andromaca, collocata all’esterno. Tra i dipinti sono presenti opere con temi tipici del maestro nel periodo successivo agli anni della prima pittura metafisica (quelli degli “‘archeologi”, dei “cavalli in riva al mare”, dei “mobili nella valle” o “nella stanza”, dei “cavalieri” o “guerrieri antichi”).

Sara Fioravanti

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